Skip to content

Artisti a pagamento, ovvero prostituzione artistica!

  • by Andy

Tutte le persone hanno del potenziale artistico, e di questi tempi a quanto pare tutte possono diventare artisti famosi, rinomati e ben quotati…basta pagare! I soldi possono tutto nella nostra consumista società capitalista, i soldi comprano l’affetto, comprano il potere, comprano la gloria e la fama e quanto sembra comprano pure il talento anche se si tratta di un talento fasullo ben argomentato da professionisti della retorica che agiscono quasi come venditori di folletti porta a porta. Sponsorizzano artisti che sganciano fior di quattrini per essere recensiti da famosi critici d’arte che naturalmente devono essere ben pagati per parlar bene di un artista piuttosto che di un altro che non si piega a questo vile meccanismo! Chiunque quindi anche se scevro di talento, può pigliare una tela magari sputarla con chissà che miscuglio di schifezze, spacciarla per capolavoro geniale dell’ arte moderna, farla recensire da un famoso critico pagato per parlarne bene, farla esporre in una galleria a pagamento e il gioco è fatto! Come ciliegina sulla torta magari questa tela può diventare virale in social come Instagram, sempre a pagamento naturalmente ed eccovi serviti il nuovo geniale fenomeno da baraccone dell’arte moderna le cui opere innovative saranno poi battute all’ asta a colpi di milioni arricchendo sia il presunto artista, che tutte le persone attorno che lo hanno portato sugli altari!

Sono questi i nuovi fenomeni dell’ arte moderna nonostante ci siano veri talenti nascosti in giro per il mondo, ma che dovranno lottare strenuamente per farsi largo in questo mondo di sciacalli e profittatori! Ci saranno ancora persone oneste in questo marcio mondo dell’arte moderna? Io credo di si, ma sono rimaste in poche a quanto pare! L’artista che paga per farsi strada nel mondo dell’arte non è un vero artista e non lo sarà mai (anche se diventa famoso), soprattutto perché non crede davvero in se stesso in quanto se una persona è sicura del valore del suo lavoro non avrà bisogno di scendere a questi squallidi compromessi! Questi cosiddetti artisti sono mossi solo dalla voglia di fare soldi e di diventare qualcuno cosa che non combacia affatto con il vero spirito artistico che è mosso dalla passione e non dal commercio fine a se stesso! Essere artisti a pagamento è né più né meno una forma di prostituzione artistica che fa male sia a loro che a tutto il mondo dell’arte!  

Credo che alla fine dei conti solo il tempo, che è sempre il miglior giudice, dirà chi è un vero artista e chi è stato  solo un “artista commerciale” che magari è diventato pure ricco, ma che non ha saputo e voluto rinnovarsi nel tempo continuando a produrre sempre le stesse opere che gli hanno consentito di vendere con continuità e quindi arricchirsi!

Non sono stati pochi i casi in cui artisti geniali come van Gogh sono sono stati bistrattati in vita e riscoperti guarda caso solo dopo la morte! Non è sempre colpa dei critici, sia chiaro, talvolta certi artisti sono talmente avanti rispetto al periodo storico in cui sono vissuti e così geniali, da non essere compresi nemmeno da profondi conoscitori della storia dell’arte né tantomeno dai propri colleghi! Non è facile essere artista. essere coerente, essere se stessi sempre e comunque, ma bisogna almeno provarci! L’arte vera è prima di tutto libertà d’espressione, un vero artista non si limita certo alla mera ricerca di bellezza e perfezione per sfoggiare la sua bravura tecnica, ma di solito parla sempre di se stesso, del suo mondo interiore, della sua mente(Ligabue docet) e cerca di comunicare i pensieri più intimi e profondi proprio con il suo lavoro d’artista! Essere artisti o essere commercianti? Essere se stessi sempre e comunque, a tutti i costi fino all’ultimo…questo ho scelto io…voi cosa sceglierete?

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

My Cart
0
Add Coupon Code
Subtotal

 
 
Contact us today to learn more about the homes for sale in naples lakes country club in naples florida. Simon says web design.