Uno dei maggiori problemi che il pittore principiante deve affrontare quando si appresta a dipingere a olio sono sicuramente i prosciughi. Ma cosa sono esattamente? Nient’altro che aree opache che si formano nel dipinto a causa di un assorbimento eccessivo del legante da parte del supporto e che avviene fondamentalmente per due motivi:
–Uno: un eccesso di ritocchi da parte del pittore. Accade spesso quando si dipingono tele di grandi dimensioni o quadri particolarmente complessi che richiedono parecchie sedute per essere completati.
–Due: il pittore non segue correttamente la sacra regola del grasso su magro. Dipingendo a strati infatti, la pittura ad olio richiede ad ogni nuovo strato un quantità maggiore di olio dello strato precedente. Se non si segue questa sacra regola, la superficie del dipinto sarà inevitabilmente soggetta a prosciughi e quindi appariranno nel quadro macchie opache davvero sgradevoli.
I prosciughi rendono il colore a olio opaco e spento, senza vita nè energia oltre ad aumentare considerevolmente i tempi di lavoro e lo spreco di colore e medium. Può diventare frustrante continuare ad aggiungere colore e olio ma constatare amaramente il giorno dopo che i prosciughi sono ancora lì, brutti, antipatici e duri a scomparire! Cosa fare allora per evitare questo spiacevole inconveniente?
Qualcuno potrebbe suggerire logicamente di seguire la regola grasso su magro per risolvere il problema…ma aspettate un attimo…non è così semplice come sembra!
Nonostante ci si impegni scientificamente ad applicare la sacra regola del grasso su magro molto spesso risulta difficile evitare gli irritanti prosciughi…perché? Beh, continuate a leggere l’articolo e lo scoprirete!
In primo luogo è di fondamentale importanza la preparazione della tela.
Una preparazione di fondo (chiamata anche imprimitura) a base gessosa, usando per esempio il gesso acrilico, sarà più soggetta ad avere dei prosciughi, mentre di contro, una preparazione di fondo a base d’olio chiamata più correttamente imprimitura a olio, avrà molte meno probabilità di soffrire di prosciughi.
Detto questo, a volte nemmeno l’imprimitura a olio riesce ad evitare quelle insopportabili macchie opache…e quindi che fare?
Ci sarebbero tre soluzioni che risolvono questo inconveniente…le volete sapere? Continuate a leggere allora…
Le Tre Soluzioni
La prima soluzione al problema è piuttosto semplice ed immediata tanto da sembrare quasi banale, ma attenzione, va eseguita scrupolosamente.
Lo straccetto di Stoffa
Il metodo è il seguente: prendete uno straccetto di stoffa pulito ed asciutto, imbevetelo in olio di lino, (facendo ben attenzione a non esagerare perché potrebbe scolare) e passatelo con mano leggera ed attenta sulla macchia opaca che si è formata sul dipinto. Subito dopo aver fatto questa operazione, noterete immediatamente che l’ opacità come per magia è sparita ed il dipinto è tornato vivo e splendente senza bisogno di ripassare la zona con un altro strato colore. Problema risolto dunque? Seee, magari !! Ci sono casi in cui nemmeno il trucco dello straccetto funziona, infatti il giorno appresso potreste notare le macchie opache ancora persistenti nonostante la cura dell’ olio di lino. Che fare quindi? Semplice, attuare la seconda soluzione al problema!
Avete mai sentito parlare di standolio di lino? No? Niente paura ,lo standolio è la vostra seconda soluzione al problema dei prosciughi!
Lo Standolio
Lo standolio è un medium talmente importante che dovrò assolutamente dedicargli un articolo a parte, per ora posso dirvi che sarà un alleato eccezionale contro i terribili prosciughi! La sua vischiosità ,densità e lentezza dell’asciugatura lo rendono ideale nel ripristinare la lucentezza delle aree opache formatesi nel dipinto! Nonostante l’efficienza straordinaria dello standolio di lino vi è sempre una piccola percentuale di insuccesso come in tutte le cose della vita! Questo può accadere quando la tela non è di buona qualità o i ritocchi sul dipinto sono stati talmente tanti da rendere inevitabili i prosciughi, può avvenire di solito nei quadri con molti particolari e dettagli che comportano continui ritocchi e migliorie. Quindi talvolta può accadere che nemmeno lo standolio risulti efficacie contro i tremendi prosciughi. Siete arrivati al limite, la frustrazione prende il sopravvento tanto che vorreste abbandonare il dipinto! Aspettate! Non fatelo! C’è un ultima soluzione da mettere in atto ed è veramente quella definitiva e risolutiva!
La Vernice da Ritocco
Si chiama vernice da ritocco ed è la terza soluzione al problema, quella da prendere in considerazione solo in casi estremi e quando le prime due falliscono! Cos’è la vernice da ritocco? Si può considerare una sorta di vernice finale “leggera” infatti viene molto spesso adoperata come vernice provvisoria per dipinti a olio. La stesura della vernice da ritocco serve oltre che per eliminare i prosciughi, anche per uniformare il dipinto e riportare i toni alla loro brillantezza originale, come se il colore fosse appena uscito dal tubetto. Dopo aver steso la vernice da ritocco sul dipinto( mi raccomando una mano basta e avanza) bisogna aspettare almeno due giorni prima di poter riprendere il dipinto e terminare il lavoro. Vedrete come sarà più semplice dipingere sopra la vernice, anche perché essa funge da collante tra i diversi strati di colore legandoli e rinforzandoli in modo incredibile. Considerando il fatto che non vi è la necessità di asportare la vernice da ritocco prima della verniciatura finale, si può senz’altro affermare che la vernice”leggera”, si comporta come fosse una solida e affidabile radice di un grosso albero, la “radice del dipinto”.
Views: 630