Giotto di Bondone è stato il primo vero rivoluzionario della storia dell’arte quantomeno in pittura. Cosa lo rende così grande e importante? Il suo più grande merito fu quello di essere stato il primo a distaccarsi dai canoni dell’arte bizantina che dominò il mondo dell’arte per parecchi secoli sia ad Oriente che Occidente! Già nella opere del suo Maestro Cenni di Peppo, in arte Cimabue, si notano tentativi di distacco dei canoni bizantini ma con Giotto inizia davvero un nuova era per la storia dell’arte! La sua grandezza fu tale che intorno ai suoi insegnamenti si riunirono numerosi pittori che seguivano il suo stile da qui infatti nacque La scuola Giottesca!
Questo particolare movimento pittorico nacque nel XIV secolo ed ebbe come punto focale l’imitazione delle opere di Giotto che non fu omogenea e che si è evolse parallelamente all’arte del Maestro. Un altra importante innovazione introdotta da Giotto fu quella di fare arte con spirito imprenditoriale cosa piuttosto inusuale all’epoca! Questo ci fa comprendere quanto fosse moderno il suo modo di pensare e di concepire l’arte, tanto che se fosse vivo al giorno d’ oggi sarebbe stato un ricco influencers senza dubbio! Dal momento che Giotto lavorò in parecchi luoghi della Penisola, necessitava di non pochi collaboratori per far fronte alle innumerevoli richieste dei committenti che facevano a gara per accaparrarsi i suoi fantastici affreschi. Ovviamente non poteva fare tutto da solo era si una gran Maestro, ma era pur sempre umano e mortale di conseguenza non avrebbe mai potuto dipingere tutte quelle opere in una sola vita tutto solo! Fu così che i collaboratori del Maestro divennero suoi seguaci ed imitatori questo spiega anche la difficoltà di attribuzione delle opere da parte degli storici dell’arte! A volte accadde addirittura che alcune opere commissionate direttamente al Maestro furono eseguite dai più fedeli e talentuosi collaboratori!
Lo stile della scuola giottesca si espanse in buon parte delle regioni italiane così a seconda della zona geografica si svilupparono stili differenti e peculiari che ora vedremo.
I Protogiotteschi
In Toscana ed in particolare a Firenze i seguaci di Giotto furono tanti e tra i più dotati tecnicamente! Riuscirono a recepire tutti gli insegnamenti del Maestro in quanto ebbero la fortuna di vederlo all’opera dal vivo! Tra i più abili seguaci vi fu Taddeo Gaddi che lavorò in bottega col Maestro per 24 anni dimostrando oltre che grande tecnica anche di aver appreso le innovazioni prospettiche del Maestro soprattutto negli sfondi architettonici. Riuscì a creare composizioni parecchio affollate e nel contempo a sviluppare nel corso degli anni volti dai tratti plastici e delicati. Oltre a Gaddi ci furono parecchi altri seguaci giotteschi tra i quali il così detto Maestro della Santa Cecilia. Quest’ultimo si distinse per la grande padronanza nelle prospettive architettoniche mentre il misterioso “parente di Giotto” ,la cui vera identità e ancora dubbia, si mise in luce per la realizzazione degli affreschi della Basilica inferiore di Assisi. Alcuni studiosi pensano che il vero nome del “parente di Giotto” corrispondeva a Stefano Fiorentino che viene menzionato anche dal Vasari.
Altri seguaci degni di nota furono Giottino,Puccio Capanna, Jacopo del Casentino,Bernardo Daddi,Pacino di Bonaguida, e il Maestro di Figline ma tra tutti questi spicca quello che da molti storici è considerato il miglior allievo di Giotto ovvero Maso di Banco! Quest’ultimo si distinse per la grande coerenza con lo stile giottesco riuscendo a comprendere e sviluppare al meglio le linee compositive del Maestro. Lo stile di Giotto influenzò così tanto l’arte italiana dell’epoca che tutti i pittori che non si uniformarono al suo peculiare stile persero le commissioni e furono costretti a cercare lavoro al di fuori dall’Italia!
La Scuola Settentrionale
Come detto Giotto viaggiò molto a causa delle continue committenze anche per questo motivo il suo stile diffuse in modo capillare in buona parte d’Italia settentrione incluso! Anche nel Nord Italia dunque fiorirono seguaci ed allievi di Giotto non solo a Milano dove soggiornò e dipinse alcuni affreschi purtroppo perduti ma anche in altre regioni come per esempio in Veneto. A Padova appunto si trovano il famosi affreschi della Cappella degli Scrovegni autentici capolavori e pure un ciclo di affreschi perduti nel Palazzo della Ragione. Altri cicli di affreschi perduti della scuola giottesca furono a Milano del palazzo di Azzone Visconti. Tra i principali seguaci settentrionali di Giotto figurano Stefano da Ferrara, Giusto dé Menabuoi,Altichiero,di Guariento,Turone di Maxio oltre che il misterioso così detto “Parente di Giotto”. A detta degli esperti il giottesco più importante di tutto il settentrione fu Giovanni da Milano.
La Scuola di Rimini
A Rimini Giotto soggiornò con ogni probabilità tra il 1303 e il 1309 lavorando soprattutto nella Chiesa di San Francesco oggi nota come Tempio Malatestiano. Purtroppo il ciclo di affreschi realizzati dal Maestro furono cancellati a causa della ristrutturazione voluta dalla nobile e potente famiglia dei Malatesta che trasformò la chiesa nella propria cappella palatina. Ciononostante di questa permanenza a Rimini ci rimane una pregevole croce dipinta e la nascita di una florida scuola di seguaci giotteschi molti produttivi. Tra i più talentuosi seguaci del Maestro si ricordano Neri da Rimini, Giuliano da Rimini, Pietro da Rimini, Giovanni da Rimini, il Maestro dell’Arengario e il Maestro del Tolentino il quale affrescò la Basilica di San Nicola da Tolentino e l’Abbazzia di Pomposa. Otre questo la scuola giottesca di Rimini produsse pregevoli capolavori nel campo della miniatura.
Altre Scuole
Lo stile giottesco influenzò davvero tanti artisti italici anche in luoghi dove il Maestro non lavorò; l’eco dei suoi capolavori e delle sue innovazioni prospettiche e plastiche contagiò pittori un pò ovunque come per esempio in Umbria dove artisti come Puccio Capanna,il Maestro delle Vele, il Maestro espressionista di Santa Chiara e il Maestro Colorista produssero opere dall’impronta popolare e devozionale sulla base dello stile giottesco. Anche a Napoli l’influenza di Giotto si fece sentire nonostante lo stile transalpino e senese dominassero la scena artistica pertenopea dell’epoca, infatti nelle opere di artisti come Roberto d’Oderisio si notano chiaramente le influenza del Maestro. La scuola senese per esempio sviluppò concetti artistici assai diversi da quelli di Gotto vicini al morbido stile transalpino, ma nonostante questo anche i noti fratelli Lorenzetti non furono indifferenti alle importanti conquiste artistiche a cui era giunto Giotto!
Conclusioni
Giotto non fu solo un semplice pittore ma possiamo definirlo un artista moderno che seppe unire la qualità tecnica delle sue opere con uno spirito imprenditoriale del tutto nuovo per l’epoca. La sua non era solo una bottega ma potremmo definirla in senso moderno, un azienda artistica, in cui ogni lavoratore aveva un preciso compito. Ogni committenza richiedeva un lavoro lungo e faticoso perciò era indispensabile circondarsi di collaboratori seri e affidabili. Le sue conquiste pittoriche poi si propagarono in buona parte d’Italia favorendo la nascita e lo sviluppo di scuole dello stile giottesco.
Non ci si poteva non accorgere del nuovo modo di dipingere le figure, non più statiche e mono espressive ma dinamiche e plastiche. I personaggi di Giotto si muovono in ambienti reali e prospettici pur risentendo di qualche strascico bizantino in certe linee dure e rigide dei panneggi e dei volti. Ma questi volti per la prima volta da tanto tempo hanno espressioni che trasudano umanità, hanno gestualità convincenti e dinamiche, sono più vicini al popolo, che ammirato, si riconosce nei gesti e negli sguardi di personaggi più terreni e fragili rispetto a quelli distaccati e ultraterreni dell’arte bizantina! Vengono altresì dipinti da diverse prospettive e angolazioni il tutto per creare composizioni coinvolgenti e movimentate che non lasciarono indifferenti anche gli artisti più dotati dell’epoca! Dopo Giotto infatti l’arte occidentale non fu più la stessa!