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Le Sette Meraviglie del Mondo Antico/ I Giardini Pensili di Babilonia

  • by Andy

Quando si parla delle sette meraviglie del mondo antico si pensa subito a  grandiose opere architettoniche, a colossali statue o a magnifici templi. Non è il caso dei giardini pensili di Babilonia la cui reale esistenza è ancora oggi oggetto di discussione! Avete capito bene questa infatti è l’unica meraviglia del mondo antico di cui non si è mai appurata la sua reale esistenza né tantomeno la sua esatta collocazione. Le fonti storiche infatti non  parlano mai della esatta ubicazione di questi magnifici giardini, pur fornendone una descrizione. 

Secondo le fonti tradizionali furono fatti edificare dal re Nabucodonosor II nell’antica Babilonia anche se molto stranamente le fonti babilonesi non menzionano affatto l’esistenza di questi giardini il che risulta piuttosto sospetto! Come mai le fonti babilonesi non parlano di questa antica meraviglia magari anche elogiandola come loro invenzione e magnifica costruzione? 

I giardini pensili erano formati da una serie di terrazze sopraelevate disposte a vari livelli e collegate tra loro da grandi scalinate. Venivano irrigati in modo artificiale da un sistema di cisterne e condutture piuttosto complesso  che permettevano a questi giardini di splendere ed ornare la città con ogni probabilità per buona parte dell’anno! L’acqua era prelevata dal vicino fiume Eufrate e consentiva la crescita e la vita di innumerevoli specie di piante ed alberi importate da tutto il mondo a Babilonia.

Ipotetica ricostruzione dei Giardini Pensili

Questi magnifici giardini  erano davvero ubicati a Babilonia? Nel corso degli anni sono state elaborate diverse teorie a proposito delle reale collocazione dei giardini la prima delle quali fu quella dell’archeologo tedesco Robert Koldewey (che fu lo scopritore degli antichi ruderi di Babilonia) il quale propose la teoria secondo cui i giardini dovessero trovarsi nell’angolo nordorientale del Palazzo meridionale. Egli infatti durante gli scavi aveva rinvenuto una struttura composta da circa 14 stanze e coperta da volte a botte con in più il ritrovamento di un pozzo con dei fori che faceva presupporre il suo utilizzo per l’irrigazione dei giardini. Questa teoria però non ha tenuto conto della eccessiva lontananza del fiume Eufrate dalla possibile ubicazione dei giardini. 

Un altra teoria colloca i giardini a settentrione del Palazzo sud quindi più accanto alle rive dell’Eufrate; ma anche questa ipotesi non ha convinto tutti gli studiosi, infatti alcuni dissentono in merito a questa collocazione in quanto secondo taluni esperti ai quei tempi l’Eufrate aveva già coperto quella zona indicata come possibile sito dei giardini.

Un interessante ipotesi alternativa avanzata dopo i più recenti studi e scavi archeologici, ha proposto come vero luogo che ospitava i giardini, addirittura una città differente da Babilonia, ovvero la famosa Ninive già capitale del potente impero assiro! Questa teoria parrebbe davvero interessante in quanto vi sono resoconti assiri durante il regno del sovrano Sennacherib, che menzionano importanti opere idriche e descrivono l’esistenza di grandi giardini presso le rive del Khors! Quindi forse si dovrà cambiar nome a questa meraviglia del mondo antico? Diverrebbe “I giardini pensili di Ninive” non suona poi così male, ma per ora, a meno di più concrete prove, i giardini sono ancora attestati a Babilonia! Anche perché sopra la porta di Ishtar (l’ottava porta della città interna di Babilonia) sono state scoperte le strutture a volta che potevano costituire la base di sostegno dei giardini e delle loro terrazze!  

La costruzione dei giardini pensili di Babilonia fu un complesso idraulico ed ingegneristico non usuale per l’epoca ed con ogni probabilità ospitò una grande varietà di specie botaniche provenienti da varie parti del mondo. Secondo lo storico Erodoto i terrazzamenti che componevano i giardini erano costruiti principalmente in pietra e molto probabilmente erano stati concepiti per scopo ornamentale che doveva far apparire Babilonia come una città splendente e rigogliosa come le oasi, i fiumi e i torrenti artificiali che costituivano l’insieme di una meraviglia del mondo antico andata perduta per sempre e che oggi vive solo negli antichi resoconti storici e nella immaginazione delle persone. 

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