La storia di questa meraviglia del mondo antico è piuttosto intricata e turbolenta e nasce da tempi lontani. Il primo tempio fu un periptero con cella di pietra e fu costruito intorno alla seconda metà dell’ XIII secolo a.C. per poi andare in rovina ed essere ricostruito nel XII secolo a.C. Tutta la storia del Tempio di Artemide è una continua ricostruzione dopo periodi di abbandono e rovina oppure dopo distruzioni di vario genere. Questa antica e perduta meraviglia sorgeva ad Efeso, nell’attuale Turchia, e fu un tempio ionico dedicato alla dea greca della caccia Artemide.
Come dicevo nel corso dei secoli si sono avvicendati parecchie ricostruzioni di questo Tempio che ogni volta veniva ricostruito sempre più grande e ricco. Il primo grande tempio diptero in marmo fu costruito tra il 560 e il 546 a.C. durante il regno di Creso ultimo sovrano della Lidia. Questo tempio detto anche tempio di Creso, ebbe vita breve in quanto fu bruciato da un pastore chiamato Erostato che ambiva così a passare alla storia per il suo atto criminale! Ma questa non fu la fine del Tempio di Artemide in quanto grazie ai finanziamenti ricavati dalle donazioni dei cittadini di Efeso, fu ricostruito sulla stessa pianta del tempio di Creso rinascendo quindi dalle sue ceneri! Il nuovo tempio fu edificato su uno stilobate, ovvero il piano su cui poggiavano le colonne, il quale fu rialzato a circa 2,68 m e a cui si accedeva grazie a circa 13 gradini. Questo tempio ricostruito dopo l’ incendio fu chiamato tempio “tardo-classico”e raggiunse per dimensioni e ricchezza di decorazione il massimo livello di splendore che gli valse l’appellativo di meraviglia del mondo!
Numerosi sono stati gli storici antichi che si sono occupati di descrivere e menzionare il Tempio di Artemide tra cui Plinio il vecchio, il quale riferisce che il tempio è stato costruito in un arco di tempo piuttosto lungo pari a ben 120 anni e che le 127 colonne di cui era composto erano state donate ciascuna da un diverso re. Plinio riferisce anche che Chersifrone di Cnossso fu l’architetto che ideò il tempio, ma secondo Vitruvio fu aiutato da altri architetti quali Metagene,Demetrio e Peonio di Efeso che probabilmente contribuirono alla ricostruzione dopo l’incendio.
La più famosa testimonianza antica del Tempio di Artemide si deve al poeta e letterato greco antico Antipatro di Sidone noto soprattutto per la più antica redazione delle sette meraviglie del mondo che ci è pervenuta sinora, il quale scrisse i seguenti versi:
… “ma quando vidi la dimora sacra d’Artemide che si eleva fino alle nubi tutto il resto ricadde nell’ombra e dissi: Vedi, tranne l’Olimpo, il sole non ha ancora mai contemplato nulla di simile ”
Questi versi lasciano intendere quanto grande fosse lo stupore e la meraviglia in coloro che hanno potuto ammirare questa magnificente opera che purtroppo non ebbe vita lunga.
Nonostante tutta la malasorte il Tempio di Artemide resistette ad un altro incendio durante l’epoca dell’imperatore romano Augusto e pure all’invasione ed al saccheggio dei Goti nel 263 d.C. Dopo questo saccheggio i pregiati marmi del tempio furono riutilizzati per costruire la chiesa di San Giovanni ad Efeso e la chiesa di Santa Sofia a Costantinopoli.
Nonostante la sua temeraria e strenua resistenza purtroppo il destino del tempio era già segnato con l’avvento della religione cristiana che gli diede il colpo di grazia! Le antiche fonti narrano infatti che il Tempio di Artemide fu raso al suolo per ordine del vescovo di Costantinopoli Giovanni Crisostomo; il tempo e la terra seppellirono nell’oblio il Tempio di Artemide fino a quando l’archeologo inglese John Turtle Wood lo individuò iniziando, nel 1869, gli scavi per riportare alla luce i ruderi di quella che fu una meraviglia del mondo antico destinata ad esistere per poco tempo, ma per fortuna mai dimenticata che vivrà per sempre nei libri di storia e nell’immaginario delle persone.