L’olio di papavero viene estratto dai semi del fiore di papavero. Questi piccoli semi neri vengono pestati e spremuti nella pressa così da ricavarne un olio chiaro e limpido che non ha bisogno di alcun ulteriore trattamento per essere purificato. Si tratta di un olio estremamente pregiato che a prima vista non pare neppure un olio tanto è chiaro e trasparente. Si potrebbe definire tranquillamente un olio “acquoso” anche a causa della sua bassa vischiosità.
L’olio di papavero è usato in pittura da tempi remoti e ancora oggi è uno degli oli più usati per dipingere a olio. Presenta peculiari caratteristiche che bisogna conoscere affinché venga usato nel modo corretto. Ora vedremo i principali pregi e difetti di quest’olio:
Tra i pregi si annoverano la straordinaria limpidezza e trasparenza, l’odore quasi nullo, e la bassissima tendenza all’ingiallimento. I difetti si possono riassumere nella eccessiva fluidità che può diventare un problema se si eccede nella quantità d’olio usata e nei lentissimi tempi di essicazione. Già, l’olio di papavero non si asciuga facilmente! Può essere davvero un problema aspettare troppo a lungo che lo strato di colore si asciughi! Di soliti gli artisti esperti usano l’olio di papavero solo negli strati finali dei dipinti e nei colori chiari e i bianchi proprio per la sua scarsa tendenza ad ingiallire. L’olio di papavero aumenta la brillantezza dei colori a olio proprio grazie alla limpidezza e trasparenza ma se usato in quantità eccessive tende a colare sul dipinto a causa della sua vischiosità quasi nulla. Quindi bisogna fare molta pratica per avere un buon controllo su questo particolare medium.
Ci sarebbero due soluzioni per correggere i punti deboli dell’olio di papavero. La prima consiste nell’aggiungere un piccolissima quantità di standolio di lino così da rendere l’olio di papavero meno fluido quindi più denso e più facilmente controllabile dal pittore. Non bisogna eccedere nell’uso dello standolio in quanto si andrebbe ad annullare il basso grado di ingiallimento dell’olio di papavero. Questo perché lo standolio di lino tende ad ingiallire parecchio, quindi fate attenzione!
La seconda soluzione sarebbe quello di aggiungere un’pò di liquin all’olio di papavero così da accelerare i tempi di essicazione. Usare l’olio di papavero insieme al liquin significherebbe non solo tempi di essicazione ridotti ma anche un grado di ingiallimento quasi nullo! La resina alchidica che compone il liquin infatti non ingiallisce per niente quindi usato insieme all‘olio di papavero sarebbe una coppia perfetta per i vostri dipinti!